La Cattedrale di Vicenza si presenta oggi come un imponente edificio dalle forme tardo gotiche, risultato di una notevole opera di ricostruzione successiva ai bombardamenti del 1944. Ma la chiesa affonda le sue radici in un contesto abitativo di età romana servito da una strada lastricata a basoli.
La Cattedrale si sviluppa, infatti, a partire dalle strutture di una abitazione privata (I sec. a.C.), trasformata in domus ecclesiae nel III sec., su cui successivamente si è impostata una basilica paleocristiana, ampliata in età carolingia e ricostruita nel XII secolo probabilmente in seguito al terribile terremoto del 1117.
La chiesa al suo interno si presenta a navata unica, divisa in cinque campate con volte a crociera su pilastri polistili addossati alle pareti nelle quali si aprono le cappelle, realizzate tra il XIV e il XVI secolo, grazie a lasciti testamentari delle famiglie nobili vicentine o anche per l’iniziativa di alcune confraternite.
Sul fondo la cappella maggiore, di forma poligonale, si innesta sulla cripta e si conclude con la cupola del 1574 progettata dal celebre Andrea Palladio. La zona presbiteriale ospita al centro il preziosissimo altare Dall’Acqua, realizzato in marmi policromi, mentre alle pareti si snoda il suntuoso Paramento Civran, realizzato negli anni 1675-1682, decorato da dodici grandi tele dipinte da alcuni tra i protagonisti della corrente dei “tenebrosi”. Nella cappelle laterali, di particolare rilievo, il polittico con Dormitio Virginis di Lorenzo Veneziano del 1366, la capella di Santa Caterina con la pala di Bartolomeo Montagna Madonna con il Bambino in trono tra le sante Maddalena e Lucia, l’ancona lapidea di Antonino da Venezia con Incoronazione della Vergine (1448) e la Cappella del Santissimo sacramento con il ciclo della Passione (1587-1589) di Alessandro Maganza.
Per visitare la Cattedrale è necessario contattare la Segreteria per concordare la prenotazione.